Lo champagne: un nettare pregiato per i nostri sensi

Ogni ricorrenza importante viene celebrata con un brindisi, un brindisi che non può non avere le bollicine. È l’emblema del lusso per eccellenza, l’opulenza messa in bottiglia. Lo champagne è un nettare pregiato di cui solo pochi fortunati possono goderne la bontà, almeno di quelli buoni veramente, prodotti come scuola vitivinicola francese comanda. Questo vino deve il suo nome proprio alla terra omonima che ospita diversi paesini come Aube, Marne, Ain a circa 150 km a nord-est di Parigi. Parliamo di un vino effervescente ottenuto seguendo il metodo classico denominato ‘champenoise’.  Le uve utilizzate sono: il Pinot Noir, il Pinot Meunier e lo Chardonnay, vinificate in bianco. La leggenda vuole che questo vino sia stato inventato dal monaco benedettino, dell’abbazia di Hautvillers, chiamato Dom Perignon. In realtà il celeberrimo monaco esecrava questo vino che considerava difettoso e si è battuto per tutta la vita contro i vini mossi, anzi tutti i suoi sforzi erano tesi alla produzione di grandi Pinot Noir, vitigno presente nello regione fin dal 1400.

Ci sono varie versioni su come il religioso arrivò a tale conclusione, ma gli vanno sicuramente riconosciuti alcuni meriti: l’intuizione che da tale vino rifermentato si potesse ottenere un prodotto gradevole, l’individuazione del pinot noir come vitigno più adatto e l’adozione del tradizionale tappo di sughero con la gabbietta. Grazie all’acidità elevata delle uve e all’anidride carbonica che si sviluppa nella bottiglia, si tratta di uno dei vini più longevi al mondo. I vini sono elaborati con la fermentazione naturale in bottiglia seguendo una specifica regolamentazione che sottende tutti le fasi di produzione e che costituisce il disciplinare della denominazione Champagne. Dal giallo oro pallido al verzolino dorato, dall’oro antico al giallo lunare, dal paglierino al giallo intenso, all’occhio si offrono tutte le sfumature. Il colore del vino è determinato dall’assemblaggio e dalla sua personalità: un vino leggero è chiaro, un vino più potente tende a tonalità più intense.

Con l’invenzione dello champagne e dello spumante, il vino ha acquistato un colore oro e una brillantezza prima sconosciuti. Questo colore è diventato automaticamente sinonimo di ricchezza e di augurio di prosperità. Per questo laurea, matrimoni, ma anche assunzioni a un ruolo apicale nella società vengono celebrati con campagne, prosecco o spumante. Il color oro della bevanda nei bicchieri è un implicito augurio di ricchezza per chi beve. L’elaborazione di questo pregiato vino è soggetta a regole precise stabilite dal decreto di denominazione che riguardano le condizioni di allevamento della vite, la vinificazione, il ciclo di produzione del vino, la vendita.

E se tanti vini, compresi ottimi e pregiati spumanti italiani, possono anche rivaleggiare sul piano della qualità con lo champagne, nessuno di essi è invece in grado di scalfire l’innegabile fascino che attira collezionisti e degustatori verso una seducente bottiglia di questo vino. Come per tutti i vini, anche per questo è il gusto personale a decidere il momento giusto per degustarlo. Chi predilige il vino dal frutto pronunciato, freschi e dal perlage vivace li dovrebbe assaporare poco dopo l’acquisto. Chi, invece, li preferisce più aromatici, con sentori evoluti di nocciola, brioche, fumé e nougat farebbe meglio a lasciarli evolvere ancora un po’.